- Inizio della Mnemonic Deco System UTRtek ... tutto avvenne quando ...
Esaminando le varie possibilità decompressive che mi sono trovato davanti agli inizi del mio percorso tecnico, sono rimasto subito perplesso dal sistema proposto da quella che era l’elite dell’immersione tecnica dell'epoca; la perplessità iniziale che ho avuto non era tanto data dalla lunghezza delle decompressioni o dal sistema dello sviluppo decompressivo, ma dal modo in cui questo era diffuso.
In poche parole era un sistema, creato e chiuso, che spingeva i subacquei ad essere “dipendenti” da un display di uno strumento elettronico e/o da numeri scritti su una tabella di plastica, senza la necessità di ricevere una seria formazione di base. Questa situazione di dipendenza, effettivamente constatata in tanti anni di lavoro professionale in ambito di immersioni tecniche, era pienamente diffusa e generalizzata; … era facile comprare un software o un computer multimiscela e diventare di colpo un Technical Diver. Questo accade purtroppo ancora. Sono estremamente convinto che computer e tabelle debbano essere relegati al solo ruolo di supporto e di bail-out per il Technical Diver, poiché la vera conoscenza teorico-pratica per affrontare immersioni a 360°, si ha solo se si studiano e si mettono in pratica nozioni e procedure decompressive attraverso un addestramento, a carattere mnemonico o scritto che sia, ma comunque un addestramento allo sviluppo decompressivo personale; un display di un computer non insegna niente al subacqueo; anzi rende dipendente l’utilizzatore che può usarlo anche senza minime conoscenze elementari.
Personalmente non ho mai utilizzato un computer di immersione in una discesa tecnica, dal lontano 1996 ad oggi. Non ritengo che sia il miglior sistema per affrontare immersioni e in particolar modo per le immersioni tecniche: per questo mi sono dedicato all’ottimizzazione di un innovativo schema decompressivo. La decompressione Mnemonica UTRtek è un sistema, generato per dare la possibilità al subacqueo sia tecnico che ricreativo, di gestire in tempo reale il proprio profilo di risalita; il tutto seguendo all’inizio una rigida formazione di base, e in seguito aggiungendo dei parametri di flessibilità derivati da una attenta analisi della propria situazione psico-fisica in fase di immersione.
Questo sistema decompressivo offre una progressione di risalita totalmente decisa dal subacqueo tenendo conto di due aspetti fondamentali:
a) Considerazioni sul discioglimento dell’inerte nei tessuti.
b) Considerazioni sulla teoria delle microbolle.
La conseguenza: niente computer, niente tabelle, niente dipendenza da uno strumento per quanto riguarda lo sviluppo della decompressione. Partendo dalla convinzione pratica che ogni immersione è un’immersione con decompressione, possiamo affermare che anche un’immersione che rientra nei tempi descritti dalla curva di sicurezza, ha la necessità di effettuare una decompressione minima, che è in funzione della quota dell’immersione stessa. In aggiunta a tutto ciò, va specificato che nella mia idea, una tabella o un computer, non possono andare bene per tutti. O meglio, non è detto che tutti i giorni lo stesso subacqueo desaturi alla stessa maniera; come non è detto che tutti i subacquei partecipanti alla stessa immersione desaturino alla stessa maniera; eppure il computer crea sempre un unico profilo decompressivo.
Come seguire lo stesso profilo decompressivo se si è faticato da morire in immersione, o se si è allagata la stagna e si è invasi dal freddo?
Oppure, se sono intervenute altre variabili in grado di costituire fattori peggiorativi?
Questa la base essenziale che mi ha spinto a seguire una strada alternativa, nella convinzione di poter arrivare ad un metodo che possa effettivamente tenere conto delle reali condizioni psicofisiche del sub immerso, anche in relazione agli stimoli ambientali.
Assistenza Record del mondo Apnea Femminile 2000-2002 in Mnemonic Deco System UTRtek
Il progetto, chiamato Mnemonic UTRtek Deco System UTRtek, può essere applicato sia nelle immersioni in curva ( Deco Minima di risalita ) che fuori curva di sicurezza. Il sistema propone grossi vantaggi al subacqueo che lo usa, in quanto può estrapolare il proprio profilo decompressivo ottimale con una semplicità disarmante, valutando la propria reale situazione psico-fisica al momento dell’ inizio della risalita.
Da qui, in base a una linea guida inserita nei programmi di addestramento UTRtek e a seguito di una valutazione di determinati fattori come il freddo, la propria situazione psico-fisica prima e durante l’immersione, l’età, il carico di lavoro durante la permanenza sul fondo e in fase di risalita, eventuali errori durante l’immersione, i consumi sul fondo, in risalita fino al Gas-Switch e nella progressione finale con i deco gas … etc ….il subacqueo può applicare variazioni decompressive ben precise, direttamente alla “curva decompressiva standard” ….
Il tutto, ripeto, in immersione … senza l'ausilio di tabelle … senza programmi di bail-out scritti … e senza computer! Una condizione questa che consente di affrontare ogni imprevisto con il massimo della sicurezza e della flessibilità. Evitando di fare l’errore più grande in cui un uomo immerso possa cadere: quello di sostituire il cervello con il computer!!!
Queste variazioni sono individuate da precise regole e procedure apprese e sviluppate durante i corsi Tecnici di formazione UTRtek che portano a padroneggiare le tecniche di 5 (+2) livelli di sviluppo Decompressivo Mnemonico successivi. Si tratta di un sistema semplice ed essenziale, benché estremamente efficace.
Purtroppo difficile da essere spiegato in poche righe. Il sistema ha avuto un periodo di circa 4 anni di prove pratiche, finalizzate e presentate poi nel luglio del 2000 dove facendo parte dell'assistenza ai records mondiali di Apnea Profonda e No-Limits di Deborah Andollo, ho potuto fare tutte le progressioni decompressive di assistenza dai 125 Mt. tutte pianificate e sviluppate con questo sistema.
Team Cubano Sector-No Limits in Mnemonic Deco System, durante l'assistenza ai vari records mondiali di Deborah Andollo
Anche i Subacquei profondisti Cubani del Team di assistenza al record, hanno utilizzato tale sistema, prendendo parte al corso Tecnico UTRtek, sia Normossico che ipossico, da me tenuto in occasione dell'ultimo record del mondo apnea femminile di Deborah nel 2022 all'Isola del Giglio in Italia.
Il sistema Mnemonic Deco System è stato inserito in UTRtek fin dalla nascita dell'Agenzia ( 2000 ) ed ha avuto molteplici aggiornamenti nel corso degli anni, raggiungendo la nuova versione elaborata con aggiornamento MNK/MB-03.2020 - Manuali deposistati in Copyright House C.C. Londra
Convegno in Svizzera a Lugano dove Massimo Barnini ha presentato l'UTRtek Mnemonic Deco System nel 2005
Introduzione - Dr. Med. C. Camponovo, Vice presidente SUHMS
Relatori:
Prof. Alessandro Marroni, Presidente DAN e International DAN Fisiopatologia e prevenzione della Patologia Decompressiva alla luce delle più recenti acquisizioni.
Prof. Costantino Balestra, Direttore della ricerca del DAN e Professore di fisiologia presso l'università di Bruxelles.
Massimo Barnini, Presidente UTRtek - Estensione delle immersioni a miscele ternarie ... Mnemonic Deco System UTRtek.
Dr. Med. R. Vandoni, FMH Chirurgia
Dr. Med. G. Pedrazzini, FHM Cardiologia
Dr. Med. G. Sartori, Medicina Subacquea e Iperbarica
Mnemonic Deco System UTRtek

Premessa - Massimo Barnini



Conoscenza, Esperienza e Dimostrazione pratica con profili … ecco gli ingredienti per un perfetto cocktail mnemotecnico UTRtek, che individuano molto bene l’Istruttore che l'Agenzia UTRtek desidera far salire in cattedra per insegnare la Deco Mnemonica.
Questo cocktail è individuato comunque non solo dalle certificazioni dei nostri corsi, ma soprattutto dalla certificazione di specialità Mnemonic Deco System, attiva da 3 anni, sia per Diver che Istruttore. Questa certificazione ha lo scopo di non solo indicare chi “conosce” la Deco Mnemonica ( tale conoscenza la rilevano tutti i nostri brevetti subacquei ) ma di ottenere una specialità aggiuntiva e certificata a testimonianza che il possessore non solo conosce bene il sistema Mnemonico da insegnare, ma lo utilizza pure, certificandosi con i vari profili effettuati, depositati in Agenzia con data e firma, per la valutazione dalla nostra nuova commissione tecnica. Non stò a dire che il controllo e valutazione dell’apprendimento del programma teorico sarà molto approfondito e che i profili devono dimostrare l’effettiva progressione di risalita effettuata in rapporto al tempo di fondo, con Avg finali che rientrano nei parametri del sistema.
MNEMONIC DECO SYSTEM UTRtek:
"..... a dir di tanti la decompressione che oggi funzionerebbe nel modo migliore è quella proposta da computer, software e tabelle, anche se questi sono in forte contrasto sia con leggi fisiche (vedi ad esempio la solubilità e diffusibilità dell'elio) che con leggi fisiologiche (ognuno di noi è diverso per età, allenamento, condizione fisica e quant'altro) solo perché i computer sono avallati da "studi scientifici" (che possono non essere pertinenti all'immersione che andiamo a fare) ma pur sempre avallati .....
ebbene si..... che questi signori/e rimangano pure, aggrappati alle loro "sicurezze" a respirare tempo inutile sott'acqua, mentre alcuni loro compagni di immersione, forse più aperti ai cambiamenti e ai progressi, sono magari già a bere un buon the caldo ..."
Massimo Barnini.
1) Domanda: Il presupposto basilare
sta nel dato di fatto che l’immersione tecnica richiede attitudine, pratica,
studio, ma soprattutto disciplina …
Risposta di Massimo Barnini: Appunto; se
l’obiettivo è quello, l’immersione “pilotata” da un computer perde tutti i
concetti di base appena affermati; L’attitudine all’immersione tecnica si ha
non essendo dipendenti di un display, né tanto meno dal seguire impotenti dei
numeri non modificabili dalle sensazioni vissute dal subacqueo. L’attitudine,
secondo me, è cervello, buon senso, capacità, stabilità emotiva, coerenza … non
l’abilità di leggere uno strumento e seguirlo pedissequamente, magari senza
nemmeno capire tutte le informazioni che può generare!
Tantomeno che un display stimoli “studio” … la maggior parte dei subacquei tecnici che utilizzano computer non sanno usare nemmeno il rombo di Dalton … prove alla mano, se ne prende una decina a caso e iniziamo a fargli domande: hanno lacune incredibili.
Certo, a loro occorre il computer.
Per non parlare di disciplina: sembra che questa sia solo identificata nel rispetto del run time, imposto senza diritto di “parola” dallo strumento al polso e basta … I “computer diver” non capiscono che disciplina significa allenamento, cura del proprio fisico, il bere, il mangiare .. magari fumano anche accanitamente prima e dopo l’immersione! Un computer non tiene conto di queste cose … non ti chiede se fumi oppure no prima di generare il profilo decompressivo!! Secondo voi non c’è differenza?
Il computer genera sempre la stessa decompressione e per essere venduto a tutti, il profilo decompressivo deve essere adatto per subacquei anziani, grassi, fumatori, stressati, che fanno anche leggeri errori di quota, subacquei senza allenamento …incredibile, ma vero!.
Ho fatto tanti sport, anche a livello agonistico, ma in nessuno altro sport, come nella subacquea, si nota un “pressapochismo” simile: non si fa distinzione nemmeno fra livelli giovani ( 20/25 anni ) o livelli anziani ( 60/65 ) …. Sembra che i computer abbiano la bacchetta di Harry Potter e possano generare un solo profilo ideale e uguale per tutti, lo stesso tutti i giorni e lo stesso in tutte le situazioni, anche le più estreme, che possono capitare in immersione.
2) nell’immersione tecnica la programmazione è fondamentale …
Risposta di Massimo Barnini: A chi lo dici … ; con il sistema Mnemonico che ho creato, ho nel cervello tutto il capitolato dell’immersione prima di immergermi …come se la pellicola di un film scorresse davanti agli occhi mostrando tutti i fotogrammi dei capitoli; con un computer sai solo dopo il tempo di fondo effettuato, cosa realmente devi fare.
La programmazione tecnica di un’immersione non rientra negli standard degli utilizzatori di computer … la maggior parte di loro si limita solo a programmare la profondità massima e il tempo; quanto affermo è sotto gli occhi di tutti: basta andare in un diving che accompagna subacquei tecnici e vedere il sistema di approccio all’ immersione di chi al polso ha uno o addirittura due computer.
3) Poi vanno tenuti in attenta evidenza gli scenari possibili di perdita di gas o di back up per mettersi al riparo da eventuali incidenti ed imprevisti …
Risposta di Massimo Barnini: Giusto:
1) Quando mai un “utilizzatore di computer” calcola di immergersi con una quantità di deco gas tale da smaltire la decompressione creata con il proprio back gas?
2) Quando mai un “utilizzatore di computer” calcola la ridondanza gas per effettuare la deco minima, da un gas switch all’altro, con un deco gas alternativo, nel caso avvenisse una perdita del deco gas da prendere?
3) Quando mai un “utilizzatore di computer” calcola esattamente quanta decompressione massima può smaltire con le miscele che si porta dietro, per sopperire a un’eventuale emergenza del compagno?
4) Quando mai un “utilizzatore di computer” calcola l’incremento decompressivo da integrare, dopo un’attenta analisi psico-fisica personale direttamente in immersione, ad esempio causato da un’eventuale leggera o forte emergenza?
5) Quando mai un “utilizzatore di computer” calcola le ridondanze gas in una emergenza del compagno che va dal fondo al 1° Gas Switch, in modo da avere una ridondanza gas matematicamente corretta?
… Potrei fare queste e molte altre domande e sono sicuro che la maggior parte degli “utilizzatori di computer multimiscela”, cadrebbe in risposte dove regna il pressappochismo. Ma non è colpa loro … si accende il computer e si stacca il cervello.
4) Una programmazione attenta ed efficace è un argomento complesso e basilare per la sicurezza in immersione e per il calcolo della decompressione necessaria
Risposta di Massimo Barnini: Il computer non fa pianificare assolutamente niente: dà solo risultati numerici finali, nel momento in cui questi diventano effettivi; risultati non preventivi, identici per tutti e in tutte le situazioni: lo ritengo una cosa banale e non tecnica; il computer non è altro che un calcolatore elettronico resistente all’acqua, che calcola profili fissi di decompressione senza elaborare variazioni alternative dettate dalla reale situazione psico-fisica del subacqueo durante lo svolgimento dell’immersione.
Il computer non è uno strumento per formare subacquei … è uno strumento valido solo per i suoi produttori e per i negozianti che lo vendono.
5) Nessuno nell’immersione ad aria oggi rinuncia ad un computer
Risposta di Massimo Barnini: Mah … questo è da appurare. Io vedo un movimento vero di subacquei seri, che dilaga sempre di più verso la conoscenza, piuttosto che verso la facilità superficiale di utilizzare e interpretare un display, sia nella tecnica che nella ricreativa. Mettersi un computer al polso ed tuffarsi in acqua è il modo più semplice e banale, più facile e più economico per il diver; è sicuramente più sbrigativo per l’istruttore, rispetto a imparare e poi insegnare un serio e rigoroso addestramento in materia.
6) In primo luogo, perché, fatto salvo il principio di una programmazione ferrea, il computer diventa solo la conferma di un iter di risalita già programmato.
Risposta di Massimo Barnini: Gli algoritmi inseriti nei computer multimiscela fino a poco tempo fa, erano veramente ridicoli da come elaboravano le proiezioni decompressive usando miscele con alta frazione di elio! Le programmazioni di risalita non erano reali a causa dell’errata considerazione delle proprietà dell’elio, in quanto questo gas era penalizzato per la sua diffusibilità, non tenendo conto della sua minor solubilità … Quindi erano programmazioni sbagliate. Ora dopo anni, si stanno correggendo. Probabilmente nell’ultimo periodo hanno fatto delle integrazioni per essere meno “fuori” dalla realtà.
Ci sono subacquei comunque, molto conosciuti nell’ambiente tecnico e speleologico italiano, che hanno utilizzato e utilizzano tutt’ora computer multimiscela dal valore di diverse centinaia di euro, impostando aria o miscele diverse a quelle che effettivamente respirano per ottenere un profilo decompressivo “decente”! … Scenari incredibili.
7) Uno strumento in grado di valutare l’errore e di ricalcolare in tempo reale la nuova decompressione
Risposta di Massimo Barnini: Il minimo che avrebbe SEMPRE dovuto fare …. e che mai i computer hanno fatto. Saltare una tappa deco voleva dire “inchiodare “ il computer, senza possibilità di gestire il profilo di risalita se non attraverso tabelle scritte alla meno peggio …
Questo per chi non aveva formazione e conoscenze di base, creava situazioni critiche!
8) Ma quando qualcosa inizia ad andare storto, quando si inizia ad essere in ansia, in panico, quando si perde freddezza e lucidità, allora non è il momento di mettersi a fare calcoli
Risposta di Massimo Barnini: Nella deco Mnemonica i calcoli si fanno in aula durante l’apprendimento e l’addestramento; in immersione si gestiscono i vari PLAN attraverso ragionamenti logici e spontanei, come logico e spontaneo è il semplice atto di “respirare” … occorre un computer per sapere quando si deve respirare? Io credo proprio di no!
9) Quando ogni piano è saltato, è bene avere uno strumento su cui poter contare. Uno strumento che ha esattamente registrato i dati dell’intera immersione e che è in grado di interpretarli in tempo reale e generare un nuovo piano decompressivo su quella base certa
Risposta di Massimo Barnini: Se ogni piano è saltato significa che la pianificazione è stata effettuata male.
Che vuol dire nella subacquea tecnica “ ogni piano è saltato?” … che si rompe tutto a tutti nello stesso momento in cui arriva uno squalo bianco ???
Dai, facciamo pianificazioni serie, di coppia o di squadra, in modo che la pianificazione possa correggere una, due o tre situazioni di emergenza senza stravolgere assolutamente il sistema. Comunque qui si andrebbero a tirar fuori altre situazioni che svierebbero il discorso sul “computer” e introdurrebbero un altro argomento molto “caldo” che riguarda attrezzature, configurazione, filosofia d’immersione e concetto di coppia o di squadra!
10) Spesso, mi rendo conto che ci sono subacquei che utilizzano computer che non sanno se sono basati su di un software aldaniano o su di uno a bolle.
Risposta di Massimo Barnini: Eccoci …. E qui casca l’asino!!! Vedi che alla fine la tua affermazione sta dando ragione al mio concetto … Tu stesso affermi che i computer spingono verso una NON FORMAZIONE DI BASE!!! O meglio, i subacquei imparano da quello strumento solo a leggere i numeri da 1 a 99 ... o più !.
Massimo Barnini

Sistema decompressivo per immersioni in NDL - Curva di Sicurezza - finoi ad una profondità di Mt. 40
Aria e Nitrox Procedures ( Tt-Value 50 )

Sistema decompressivo per mmersioni fuori curva di sicurezza fino ad una massima profondità di Mt. 40
Previste immersioni con decompressione in Aria ( Tt-Value max 60 ) e immersioni con decompressione in Ossigeno ( Tt-Value 65 )
Il programma prevede anche il sistema decompressivo per Helitrox ( Max Tt-Value 65 )

Sistema decompressivo per immersioni ad Aria fino a 2 livelli di profondità:
- Mt 50 con decompressione in Ean50 e Ossigeno, sia con uno dei 2 gas che entrambi.
- Mt 57 con decompressione in Ean50 e Ossigeno e procedura di inseriomento del 3° gas Ean35

Sistema decompressivo per immersioni fino a Mt 50 - Utilizzo di Back-gas Trimix 21/35
Deco Gas utilizzati: Ean50 o Tx 50/20 e/o Ossigeno
Max Tt-Value 75

Sistema decompressivo per immersioni fino a Mt 60 - Utilizzo di Back-gas Trimix 18/45
2 Deco Gas utilizzati: Tx 50/20 e Ossigeno
Max Tt-Value 90

Sistema decompressivo per immersioni fino a Mt 80 - Utilizzo di Back-gas Trimix 13/60
3 Deco Gas utilizzati: Tx 35/30, Tx 50/20 e Ossigeno
Max Tt-Value 100

Sistema decompressivo per immersioni fino a Mt 100/120 - Utilizzo di Back-gas Trimix 10/70 a 8/75
Prevista una 4a stage Ascent Deco Mix Tx 18/65 e una 5a stage S80 di Back-Gas
3 Deco Gas utilizzati: Tx 35/45, Tx 50/35 e Ossigeno
Max Tt-Value 120/135
